Saluto della ministra di Giovinazzo alle fraternità riunite
per il ritiro di quaresima

08.03.09

 

Pace e bene a tutti!
            Desidero dare un caldo benvenuto e un grazie di cuore a tutte le fraternità convenute a questo ritiro di Quaresima, soprattutto per sperimentare insieme la gioia dell’incontro.
            Abbiamo raggiunto un bellissimo traguardo che perseguivamo da tempo: l’unitarietà.
Sono trascorsi parecchi anni, ma oggi, possiamo festeggiare con gioia ed entusiasmo il valore, lo spessore, l’intensità di questa comunione: uniti al nostro Serafico Padre San Francesco, alla dolcissima Madre Chiara, nella Santa Madre Chiesa.
            Ora siamo davvero proiettati verso l’unità dello Spirito, nella fede che anima e da sapore ai nostri incontri ed alle nostre fraternità.
Possiamo diventare segno ed espressione in una splendida armonia d’amore fraterno, che fa spazio ad un vero ed autentico cammino di conversione per un vero francescano secolare.

 

 


            Questo nostro incontro è davvero straordinario e mette in evidenza un fatto importante: è vero che ogni fraternità vive la sua vita francescana nel proprio territorio e nel proprio ambiente, ma è ancora più vero che tutte le fraternità formano una rete di comunione, capaci di aiutarsi tra loro, perché ora più che mai siamo diventati una realtà unica ed indissolubile.
            Se ci crediamo e lo desideriamo fortemente, movimentiamoci con tutte le nostre forze ed energie, disposti tutti a darci una mano soprattutto nei momenti difficili e che appaiono insormontabili.

            Per una bellissima coincidenza, oggi ricorre la festa della donna e desidero presentarla come un omaggio a tutte le donne, alle mamme, che affrontano con la forza della fede, i momenti più difficili della nostra esistenza: la sofferenza per una malattia, la perdita improvvisa del marito o di un figlio, e ancora, donne che subiscono violenze dai mariti o dai fidanzati.
            Quante donne non esprimono il proprio dolore per conservare la propria dignità. Sono tante le prove da affrontare e sostenere, ma ci sono parole incoraggianti, che voglio ricordare, del nostro

caro Papa Giovanni Paolo II, il quale disse in suo messaggio: “le donne sono la forza della Chiesa, sono la forza della società, la forza dell’amore, la forza delle nostre famiglie. Sono senza dubbio le colonne portanti”.
               A tutte le donne desidero dare questo messaggio d’amore: non scoraggiamoci, siamo forti, Dio è dalla nostra parte e la sofferenza e la croce non sono una sconfitta, ma il raggiungimento della vetta gloriosa di ogni carriera spirituale, ed è inevitabile l’agire di Dio che vuole salvare le sue creature attraverso la croce di Cristo.
            Accogliamo questo messaggio di speranza, perché possiamo far parte di una società migliore, vulnerabili ma pronti ad affrontare le difficoltà della vita con coraggio e con fede, testimoniando a tutti, senza mezze misure e con orgoglio, la nostra vera identità di appartenenza a questa grande famiglia francescana secolare. Essa ci aiuta, ci sostiene e ci spinge ad andare oltre, dove tante volte non siamo capaci di arrivare, perché ci sentiamo troppo piccoli e fragili, ma sempre pronti a ricominciare.
Questo è il mio augurio di pace e bene a tutti voi, per un vero cammino di conversione al servizio di Dio e della Chiesa, con l’unica forza che sempre ci accompagna: lo Spirito Santo.

                  Katia Coviello, Ministra OFS